PASSIONI E IPERFOCUS

Una caratteristica dell’autismo è il “monotropismo” ovvero avere interessi o passioni profonde che implicano l’accumulo di fatti e informazioni su un argomento specifico e che può dominare il tempo libero e la conversazione delle persone autistiche.

Per quanto riguarda l’ADHD, un presupposto è che vi sia una capacità di attenzione limitata per tutte le attività. Tuttavia è più una difficoltà nel regolare l’attenzione piuttosto che capacità di attenzione. Infatti anche nelle persone ADHD ci può essere un’attenzione iperfocalizzata e pressoché illimitata per attività nuove o intrinsecamente piacevoli.

Ogni passione ha una durata. Nelle persone ADHD la durata può essere solo questione di ore perché poi viene sostituita con un nuovo interesse o, nel caso delle persone autistiche, può durare diversi decenni o una vita intera.

Le passioni e la capacità di iperfocalizzazione svolgono un ruolo chiave nel plasmare l’identità, aumentare il benessere e supportare la crescita personale degli individui neurodivergenti. Sebbene queste caratteristiche siano talvolta viste come sfide, è fondamentale riconoscere i loro contributi positivi ed esplorare modi per bilanciarli con le responsabilità quotidiane.

Il monotropismo nei bambini piccoli spesso inizia con una fascinazione per la raccolta di oggetti specifici come conchiglie, portachiavi o matite gialle e un forte senso di attaccamento a un oggetto particolare, che svolge una funzione calmante, ma che provoca grande angoscia se viene perso. La fase successiva è spesso una passione per informazioni e fatti su interessi appropriati all’età o insoliti.

Stephen Shore ha spiegato che durante l’infanzia:

“Cataloghi e manuali sono sempre stati di grande interesse e comfort perché erano prevedibili. Spesso ho confrontato diverse dimensioni e versioni di prodotti offerti nei cataloghi. Un giorno, le capacità dei condizionatori d’aria espresse in unità termiche britanniche hanno catturato la mia attenzione, quindi in ogni catalogo cercavo il condizionatore d’aria con la capacità più elevata che funzionasse a 115 volt con corrente alternata.” (Shore 2003, pag. 58)

Il bambino o l’adolescente sceglie l’argomento o il tema, che è spesso associato a un piacere intenso e a un fascino intellettuale. Gli interessi intensi spesso fungono da spazio sicuro, offrendo conforto emotivo, specialmente in periodi di stress o incertezza. Aiutano a regolare le emozioni, a volta agiscono come un blocco per il pensiero inerente emozioni negative come sentirsi ansiosi, agitati o depressi. Forniscono anche gioia e appagamento, rappresentando un momento clou della giornata.

Avere una passione o una conoscenza approfondita è importante per costruire l’identità personale e l’autostima. L’interesse fornisce uno scopo e la possibilità di sentirsi competenti. Questo aspetto del benessere è particolarmente importante in un mondo che spesso fraintende o sottovaluta le capacità neurodivergenti.

L’iperfocus e l’acquisizione di competenze possono facilitare la produttività e l’intuizione oltre le aspettative di genitori, coetanei e insegnanti. L’iperfocus consente agli individui di immergersi completamente nei progetti, spesso portando a una creatività significativa e a idee innovative, caratteristiche dell’autismo e dell’ADHD. Questo riconoscimento di capacità e validazione può essere una potente fonte di fiducia e autostima. Può anche essere un’opportunità per fare amicizia con coloro che condividono gli stessi interessi e godersi lunghe conversazioni su un interesse che sarebbe noioso per altri. Le scuole stesse potrebbero istituire dei club per interessi specifici (Grove e collab. 2015; Jones e collab. 2023).

LE SFIDE DELLE PASSIONI E DELL’IPERFOCUS

Sebbene le passioni e l’iperfocus portino molti aspetti positivi, possono presentare anche delle sfide, in particolare per le persone che sono sia autistiche sia ADHD (spesso definiti AuDHD). La duplice natura di questi tratti può talvolta portare a difficoltà nella gestione delle routine e delle responsabilità quotidiane.

-          Difficoltà a cambiare focus: gli individui che sperimentano iperfocus possono avere notevoli difficoltà a passare ad altri compiti, in particolare quelli meno interessanti o che richiedono un diverso tipo di focus. Questa sfida è ulteriormente amplificata per le persone autistiche, per le quali il cambiamento e la transizione possono essere stressanti.

-          Coinvolgimento travolgente: l’interesse può diventare totalizzante, rendendo difficile bilanciare altre responsabilità. Ciò può portare a trascurare lavori importanti, come i compiti, che a loro volta possono causare stress e ansia. Il bisogno di impegnarsi nell’interesse può sembrare travolgente e irresistibile, in particolare quando viene usato come meccanismo di difesa durante periodi stressanti.

-          Impatto sulle relazioni familiari: passioni e iperfocalizzazione possono talvolta creare attriti all’interno della famiglia, con genitori e parenti che si sentono trascurati se l’individuo è troppo assorbito dai propri interessi, e la comunicazione sui bisogni e sui limiti è spesso essenziale ma difficile da gestire.

Genitori e insegnanti dovranno essere consapevoli della forte motivazione a impegnarsi in un interesse e determinare quando e come interrompere l’impegno intenso; dovranno stabilire di comune accordo linee guida per iniziare e completare i lavori e le responsabilità che competono per il tempo della persona; infine dovranno garantire che ci siano momenti della giornata senza interessi per interagire con i membri della famiglia.

USO COSTRUTTIVO DELL’INTERESSE

L’interesse può essere utilizzato per migliorare la motivazione e l’attenzione sia a casa sia in classe come ricompensa per aver completato compiti o progetti di classe, ad esempio si può usare l’interesse per i pirati in un progetto di geografia sui Caraibi (Wood, 2023). L’interesse potrebbe anche diventare il punto di partenza per una carriera, come un interesse per le compagnie aeree del mondo che si evolve nel voler diventare un pilota, o un intenso interesse nel leggere più volte i libri di Harry Potter può evolvere nella carriera di autore di narrativa. Una caratteristica dell’autismo e dell’ADHD può essere un fascino per gli schemi e i sistemi, e l’interesse può risiedere nella matematica, nello studio dei modelli, o nella psicologia, nello studio delle persone e dei modelli sociali.

Gli interessi condivisi possono fungere da terreno comune per interazioni sociali e reciproco godimento tra individui neurodivergenti e neurotipici (Chen e collab. 2021), con i coetanei che ammirano abilità specifiche che possono influenzare positivamente l’accettazione tra pari (Chen e collab. 2021).

I genitori e uno psicologo o uno psichiatra possono monitorare l’intensità dell’interesse, soprattutto se sembra esserci una compulsione irresistibile a impegnarsi nell’interesse, che potrebbe essere un segno di livelli crescenti di ansia o depressione.

L’interesse può anche essere usato come metafora in psicoterapia; ad esempio, l’interesse per i sistemi metereologici può essere usato per migliorare la concettualizzazione e la motivazione, descrivendo la confusione come se ci si trovasse nella nebbia; il barometro può essere usato per misurare lo stress e l’agitazione; aprire l’ombrello per proteggersi dalla pioggia torrenziale può essere usato come metafora per proteggersi dalle parole crudeli dei coetanei.

CONCLUSIONE

Le passioni e l’iperfocus sono strumenti potenti per il benessere, la crescita personale e la formazione dell’identità tra gli individui autistici e quelli ADHD. Dedicarsi a questi tratti e implementare strategie per bilanciarli con la vita di tutti i giorni permette alle persone di usare le loro passioni per migliorare la loro qualità di vita. È importante quindi non vedere queste caratteristiche come puri ostacoli e riconoscere invece il loro ruolo vitale nel promuovere resilienza, creatività e realizzazione.

Articolo tradotto da: https://www.attwoodandgarnettevents.com/blogs/news/passions-and-hyperfocus