L'autismo è "DINAMICO". Ciò significa che le capacità e le difficoltà di una persona autistica non sono fisse ma possono essere fluide e fluttuanti nel tempo e di conseguenza il livello di supporto necessario può cambiare. Un individuo autistico può avere le possibilità e le capacità per essere in grado di svolgere un compito un giorno, ma non essere più in grado di eseguirlo il giorno successivo.
L'utilizzo nella pratica clinica di manuali diagnostici che non contemplano questa possibilità, riducendo la persona ad un mero elenco di deficit, non aiuta i professionisti nella comprensione globale e accurata di queste persone.
Diversi fattori influenzano la capacità e il funzionamento di un individuo autistico e questo elenco varia per ogni persona: • storia di vita
• aspetti cognitivi • ambiente • differenze nella comunicazione • funzioni esecutive • burnout • ansia • capacità di elaborazione • sovraccarico sensoriale • intensità emotiva • propriocezione ed enterocezione
• presenza di comorbidità psichiatriche
Ad esempio, una persona potrebbe essere in grado di interagire con i propri coetanei un giorno, ma il giorno successivo trovare questo compito impegnativo ed emotivamente drenante. Questo esempio dimostra che le esigenze di supporto di un individuo possono variare nel tempo, un giorno richiedere un supporto minimo o nullo e il successivo richiede un supporto più intenso.
Ha quindi davvero senso la classificazione dell'autismo come viene ad oggi presentata nei manuali diagnostici? A ciascuno di noi la propria riflessione.
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