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Dott.ssa Valentina Pasin

Immagine corporea, disturbi alimentari e autismo


Articolo originale in inglese: Body Image and Autism

Benché la correlazione tra ASD e disturbi alimentari possa sembrare accidentale, in realtà non è qualcosa che necessariamente sorprende chi conosce entrambi gli argomenti. I disturbi alimentari sono caratterizzati da disturbi ossessivo-compulsivi riguardo al cibo e al corpo, spesso accompagnati da disturbi da dismorfia corporea. Un gran numero di ragazze che non vengono diagnosticate da bambine come ASD, ricevono la diagnosi dopo aver cercato aiuto per disturbi alimentari, e il 20% dei pazienti diagnosticati con anoressia nervosa vengono poi trovati essere parte (senza saperlo) dello Spettro autistico (si legga qui).

Il dott. Tony Attwood, che è specializzato nelle donne nello Spettro, sostiene che a causa dei comportamenti ritualistici che portano a problemi sul piano alimentare e alla fine ad un vero e proprio disturbo alimentare, le ragazze ASD possono essere ovviamente inclini a scivolare lungo questo pendio sdrucciolevole. Un disturbo alimentare è un'ossessione che si manifesta in modo molto simile ad un classico interesse speciale autistico, e l'attrazione verso la nutrizione, il conteggio delle calorie, e il vasto e seduttivo mondo della dietetica possono essere temi affascinanti per una persona autistica, che può arrivare a sviluppare la dismorfia in un disturbo alimentare come risultato della sua nuova ossessione. Aggiungendo poi le allergie alimentari Aspergeriane e i problemi sensoriali (che rendono il mangiare qualcosa di complicato fin dall'inizio) e il perfezionismo Asperger a questo mix, si avrà un paziente che ha il tipico profilo di chi è a rischio di sviluppare un disturbo alimentare.

Non solo le persone nello Spettro sono più orientate ai dettagli, perfezioniste, ossessive-compulsive e tendenti all'ossessione rispetto alle persone neurotipiche, ma il modo stesso in cui le persone autistiche vedono il mondo le mette a rischio di sviluppare la dismorfia corporea. E' risaputo che le persone autistiche hanno problemi di astrazione ("big picture thinking" ) e, specialmente quando hanno a che fare con le altre persone, vedono le cose come parti piuttosto che come un tutto. Il disturbo da dismorfismo corporeo (DDC) è caratterizzato dal fatto che il/la paziente vede le proprie parti del corpo individuali piuttosto che il proprio corpo nel suo insieme. Mentre un paziente che non presenta un DDC si guarda nello specchio e vede una faccia, il paziente con DDC vede un occhio, un altro occhio, un naso, una bocca, le guance, ecc. Questo è lo stesso modo in cui una persona autistica processa visivamente in modo naturale una faccia. Il fallimento del mettere insieme i pezzi porta a (o può essere il risultato di) focalizzarsi su questi pezzi singoli invece di vedere come essi stanno insieme a formare una migliore prospettiva.

Hai mai incontrato qualcuno con un naso grande, che odia il proprio naso, mentre tu pensi che gli stia bene? E' perché stai processando la sua faccia nel suo insieme, mentre lui si sta focalizzando nel suo naso come pezzo, piuttosto che nella visione d'insieme. Questo fenomeno è l'essenza del DDC, e il fatto che le persone nello Spettro autistico in un certo senso siano equipaggiate con una visione dismorfica del mondo, le porta ad essere incredibilmente predisposte alla dismorfia corporea e al disprezzo di se' che viene con essa, specialmente le ragazze che sono immerse fin dall'infanzia in una società dove la loro apparenza fisica è l'aspetto più importante della loro identità e del loro valore.

I ragazzi nello Spettro possono non essere soggetti alla vasta pressione riguardo al fisico che viene posta sulle ragazze, ma questo non significa che essi siano esenti dai disturbi alimentari o dalla dismorfia corporea. La pressione sociale può gettare benzina sul fuoco, o essere il catalizzatore, per una ragazza autistica, ma avere semplicemente un interesse nella dietetica può essere sufficiente per inchiodare un ragazzo nella stessa situazione. Ho conosciuto molti uomini nello Spettro con un ovvio (per me) dismorfismo corporeo, e il modo in cui descrivono la loro prospettiva è identico alla presentazione tipica del disturbo.

Ora, non sto dicendo che le persone autistiche non possono cercare di perdere peso in modo naturale, o che non possono studiare le materie delle scienze nutrizionistiche, o diventare nutrizionisti o esperti della salute. Il mio discorso non ha tanto a che fare con l'allontanare gli autistici da questi problemi, ma piuttosto con l'educare i bambini autistici fin dalla tenera età a conoscere il loro corpo. Molti autistici, e molti bambini in generale, non hanno la possibilità di riflettere sul loro corpo fino a quando arriva la pubertà (e a volte anche molto oltre, ndr).

Se sei il genitore di una bambino piccolo, sappi che la soluzione non è rassicurare tua figlia sul fatto che è bella (infatti, lodare le bambine piccole per la loro bellezza può essere incredibilmente non salutare per una miriade di motivazioni) ma insegnarle tutto ciò che riguarda il suo corpo. Insegnate ai vostri figli, femmine e maschi, come e perché le persone appaiono in modo diverso, insegnate le naturali variazioni delle forme del corpo umano, che sia grasso o magro, con un naso grande o piccolo. Chiaramente, stiamo combattendo una dura battaglia contro la nostra cultura occidentale, ma il primo pensiero che dovrebbe avere un bambino rispetto al proprio corpo non dovrebbe essere che non gli piace.

E se sei invece un adolescente autistico (o un pre-adolescente o un adulto) fissato con il suo corpo, e con le sue singole parti, sappi da un lato che tutto questo è normale ma dall'altro che non sei obbligato a convivere con questa cosa per tutta la vita. Non c'è niente che non va in te. La crescita del Movimento per una visione positiva del corpo (movimento socio-culturale molto diffuso negli ultimi anni in America, ndr) è problematico per molte ragioni, ma il bisogno di questa cultura è reale: siamo molto più che i nostri semplici corpi, e la bellezza non è in affitto ne' dobbiamo pagare per esistere. Sappi che tu non sei solo ciò che appari, e la tua apparenza è molto di più delle singole parti del tuo corpo."

Se sei una persona autistica che si riconosce in questo articolo e soffre quindi di disturbi alimentari o dismorfia corporea (già diagnosticati o meno), rivolgiti ad uno specialista (psicologo o psichiatra) formato nei Disturbi dello Spettro per ricevere l'aiuto di cui hai bisogno. Come dice l'articolo, non c'è nulla in te che non va. Ti serve semplicemente (ri)trovare la giusta prospettiva verso il tuo corpo e verso te stesso/a, nella tua complessità di essere umano.

Presso il Gruppo Empathie (www.gruppoempathie.com), puoi trovare specialisti in grado di aiutarti ad affrontare questi problemi. Per informazioni, scrivici a: gruppoempathie@gmail.com.

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Link ad articoli scientifici in inglese sullo stesso tema:


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