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Dott.ssa Lucia Pavin

Autismo e depressione: un nuovo protocollo di intervento evidence-based


È assolutamente normale che nella vita di ognuno di noi ci siano dei momenti in cui ci si sente tristi o sottotono. Quando però questi sentimenti durano per più di qualche settimana e compaiono quotidianamente, giorno dopo giorno, senza dare segno di attenuarsi, potremmo trovarci di fronte ad un disturbo depressivo vero e proprio.

Le persone depresse possono esperire una gamma di sintomi che variano da persona a persona e che possono essere di grado lieve, moderato o severo. Si stima che almeno il 20% della popolazione sperimenti sintomi depressivi nel corso della vita, ma questo risulta ancora più comune nelle persone con autismo. La frequenza della depressione nella popolazione con disturbi dello Spettro si aggira infatti intorno al 70% e sembra essere il risultato dei numerosi eventi avversi con i quali devono quotidianamente confrontarsi queste persone.

Per le persone depresse che rientrano nello Spettro, inoltre, può essere estremamente difficile ricercare aiuto: esse possono infatti sentirsi scoraggiate rispetto alla possibilità di trovare una soluzione, preoccupate di ciò che potrebbe pensare l'altro e insicure su come descrivere i propri sintomi. In realtà, tutte le persone che soffrono di depressione hanno delle difficoltà nel condividere i propri pensieri e le proprie emozioni. Ma a causa delle difficoltà nel riconoscimento delle emozioni specifiche delle persone con autismo, risulta ancora più difficile per loro comunicare sintomi e preoccupazioni.

In aggiunta a ciò, il mancato riconoscimento dei segnali che il corpo ci invia rispetto allo stato emotivo che stiamo sperimentando può comportare dei problemi in vari ambiti della vita quotidiana, fino a contribuire allo sviluppo di specifici disturbi psicopatologici, ivi compreso il disturbo depressivo. La capacità di riconoscere una determinata emozione diventa infatti fondamentale per saper gestire l'emozione stessa: dare un nome a quello che sto provando mi permette di collegare determinate sensazioni alle strategie di coping adeguate.

Ecco quindi un aspetto cruciale da tenere in considerazione quando ci troviamo di fronte ad una persona con Autismo: parlare di emozioni non è immediatamente intuitivo e, addirittura, in molte persone che rientrano nello Spettro il rapporto con le emozioni è ulteriormente complicato dalla presenza di comportamenti non verbali incongruenti rispetto all'emozione che si sta esperendo. La scarsa espressività facciale, una prosodia poco modulata e una ridotta gestualità, possono rendere difficile per gli altri comprendere cosa sta vivendo la persona e, di riflesso, aumentare la confusione per la persona nello Spettro.

Il mancato riconoscimento delle proprie e altrui emozioni, l'esposizione a critiche continue, il progressivo ritiro e isolamento, a lungo andare, possono quindi essere causa di depressione.

Inoltre, come evidenziato dal dott. Attwood e dalla dott.ssa Garnett nelle loro pubblicazioni più recenti, la socializzazione, la costante autoanalisi del proprio comportamento sociale con le relative autocritiche a posteriori rispetto ai frequenti errori commessi, insieme allo sforzo di apparire come gli altri, comportano un esaurimento delle risorse mentali ed emotive delle persone nello Spettro.

Secondo questi autori, un altro elemento predisponente nelle persone con Autismo riguarda la spiccata sensibilità verso le emozioni negative degli altri: il forte stress, l'intensa empatia affettiva non mediata dalla capacità cognitiva di distanziarsi e far fronte al dolore altrui, contribuiscono ad aumentare la probabilità di sperimentare stati di depressione in questo tipo di popolazione.

Alla luce di tutti questi elementi, diventa pertanto cruciale individuare tempestivamente la presenza, in comorbidità, di un disturbo depressivo ed intervenire efficacemente al fine di migliorare la sintomatologia, il funzionamento e la qualità di vita della persona con autismo.

Opera fondamentale in questo ambito risulta essere l'ultimo lavoro del dott. Tony Attwood e della collega dott.ssa Michelle Garnett: “Sconfiggere la depressione nello Spettro Autistico. Esplorare la tristezza nella Sindrome di Asperger e nelle condizioni dello Spettro Autistico di grado lieve”, edito da Edra e distribuito per la prima volta in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger (18 Febbraio 2018).

Il volume offre a professionisti, famigliari e persone nello Spettro Autistico elementi clinici e testimonianze su come e perché la depressione si manifesti in queste persone e, nello stesso tempo, presenta un protocollo di intervento CBT in dieci sessioni per affrontarla. Fornisce inoltre informazioni chiare e precise riguardo al funzionamento emotivo, cognitivo e comportamentale delle persone con Autismo e all'atteggiamento più efficace da assumere.

Il GRUPPO EMPATHIE offre interventi di CBT adattata per il trattamento della depressione associata ai Disturbi dello Spettro secondo il protocollo di intervento Attwood-Garnett.

Per informazioni: gruppoempathie@gmail.com


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